Uno scrittore piuttosto importante ha detto che chi scrive solitamente pecca di presunzione perché è come se salisse in cattedra a dispensare consigli a destra e a manca. Sono convinta che nessuno in assoluto abbia la scienza infusa, ritengo però che chi abbia maturato significativa esperienza in determinati campi possa condividere con altre persone i problemi, gli errori, i successi che lo hanno accompagnato nel suo percorso di lavoro o di vita. Io oggi lo voglio fare con la selezione professionale.
Opero da molti anni nel campo della selezione del personale ed è pacifico che, come si suol dire, ne abbia viste tante; nel mio lungo percorso lavorativo infatti ho conosciuto moltissime persone, prevalentemente Responsabili del Personale ed ho vissuto con loro ed in prima persona molte situazioni più o meno difficili, più o meno complicate ma anche di grande successo. Di tutto di più insomma, non mi sono fatta mancare nulla.
Solo ed esclusivamente in virtù di questa esperienza e senza voler salire minimamente in cattedra, mi permetto di scrivere alcune pillole su argomenti relativi al mio settore di competenza. Ed è proprio agli HR o ai titolari di Azienda o a chi si occupa di selezione del personale che mi rivolgo.
Sarete d’accordo con me che uno degli aspetti fondanti di qualsiasi Azienda è quello che riguarda la Selezione del Personale; non so voi, ma io vado letteralmente in tilt quando mi trovo davanti ad Aziende che hanno ottimi prodotti, grande potenzialità, eccellenti margini di crescita e che improvvisamente si arenano o vanno in ansia nel momento in cui hanno bisogno di selezionare il personale da inserire nel proprio organico.
Ecco che qui entra in ballo l’importanza di conoscere gli ingredienti fondamentali per ottenere una selezione di successo. Nessuno sia chiaro ha la bacchetta magica e men che meno io, ma in qualche modo mi sento di paragonare una buona selezione ad una ciambella ben riuscita. È vero che, se si ha fame, ci si può accontentare anche di una ciambella così così, ma se vogliamo fare bella figura con gli ospiti credo che sia essenziale fare attenzione a quello che mettiamo dentro all’impasto e magari non avvelenarli!
Ora, in una buona selezione vi sono differenti interlocutori che ambiscono in egual misura al risultato di migliorare, sotto molteplici e diversi aspetti, la performance dell’azienda. Per ritornare all’esempio di prima: l’azienda ordina la torta, per mezzo dell’HR, il quale indica le caratteristiche della torta – a quanti strati, se di frutta o alla cioccolata e anche per quale evento deve essere preparata; il recruiter che è colui che – in qualità di pasticciere – si adopererà affinché essa venga il meglio possibile e soddisfi il committente, cioè l’azienda che è, per così dire, l’organizzatore della cena di gala in cui verrà offerta.
Capito dunque l’importanza di elencare tutti gli ingredienti di una selezione professionale in maniera precisa ed analitica?
Quello che vogliamo ottenere, come recruiter, è che tutti escano dalla cena soddisfatti della bontà e qualità del dolce. Fuor di metafora, è importantissimo che da una parte l’HR sappia comunicare in modo adeguato quali siano gli aspetti principali per la posizione da ricoprire in azienda, quali siano gli aspetti meno fondamentali e, soprattutto, quali siano le qualità imprescindibili per un perfetto candidato. Quindi alla base della piramide deve esserci una precisa analisi ed una fattiva comunicazione. In secondo luogo, è importante ed egualmente essenziale che un recruiter abbia la capacità di tradurre correttamente queste informazioni e riesca quindi a selezionare un’adeguata rosa di candidati.
Questo accade al 100% se questi due interlocutori hanno comunicato adeguatamente e con efficienza; scegliendo quindi insieme ingredienti e tipicità, è molto più probabile che la scelta del candidato sia adeguata e costituisca un successo per tutte le parti – per l’HR, per noi che abbiamo fatto centro nella selezione e per l’azienda che beneficerà di un nuovo eccellente collaboratore.
Non da ultimo, per la completa riuscita della ricetta è fondamentale che – rimanendo in metafora- il forno sia di quelli che vanno bene e cioè che, fatta la selezione e operata la scelta più congruente, l’azienda sia in grado di utilizzare il nuovo arrivato al massimo delle sue potenzialità per completare così tutta l’operazione con successo, ma di questo ulteriore aspetto avremo modo di parlare con più dovizia di particolari in altri articoli.
Per concludere, se un HR sarà in grado di ricordarsi sempre questi passaggi fondamentali della ricetta, sarà sempre molto soddisfatto del proprio operato perchè, è bene non scordarselo, come diceva James Bond per un perfetto Martini dry bisogna agitare e non mescolare!
La nostra ricetta per una selezione professionale perfetta
Abbiamo parlato di identificare gli ingredienti migliori per l’ottima riuscita del piatto da preparare. Nel nostro caso per identificare gli ingredienti (competenze e caratteristiche personali) che deve possedere il candidato da selezionare abbiamo creato il Job Rendering, un protocollo per rendere evidente e condivisa tra recruiter e cliente, e tra i diversi referenti aziendali, la job description della risorsa da ricercare. Perchè se i commensali hanno dei gusti molto diversi mi sembra il minimo saperlo per scegliere una ricetta in grado di accontentare entrambi o per lo meno, nel caso della risorsa da individuare, che sia il giusto compromesso tra le diverse esigenze. Pensi che questo sia un caso raro? Ti posso assicurare che è più o meno la norma ed in alcuni casi il vero tallone d’Achille del processo di selezione di alcune aziende.
Come ho detto è necessaria anche maestria nell’eseguire la preparazione! E certo! Qui il segreto è un mix tra ricette collaudate, esperienza del pasticciere e un pizzico di creatività che rende unica ogni preparazione.
Per noi questo passaggio è ben rappresentato dal metodo Selezione Certificata che adottiamo da tempo. Dopo anni di esperienza, ed una serie infinita di prove ed errori, abbiamo condensato il meglio della nostra esperienza in un sistema di selezione molto efficace in grado di minimizzare l’errore. Facilitati dalla fase del Job Rendering, che sempre precede l’inizio di una selezione, siamo in grado di presentare una prima rosa di candidati che in oltre il 90% ci consente di chiudere la selezione. E spesso riceviamo i complimenti dei nostri clienti per la rapidità con cui lo facciamo. Il segreto di questa fase esecutiva è quello di utilizzare un metodo molto collaudato per contattare le candidature, disporre di una banca dati molto importante unita ad una visibilità della nostra azienda nei confronti dei candidati che ci consente di avere la fiducia dei migliori professionisti ed un percorso di selezione professionale e supportato dall’utilizzo di test psicometrici molto avanzati. Non lasciamo niente al caso.
Eccoci quindi arrivati alla fase della cottura, nella metafora della preparazione della torta ho parlato di forno professionale adatto a questa fase di rifinitura. Nel caso della selezione è evidente che il forno è l’azienda cliente che accoglie il nuovo arrivato tra i propri ranghi ed ha la grande responsabilità di accompagnarlo nella conoscenza del nuovo ambiente per renderlo operativo il più velocemente possibile. E noi allora cosa c’entriamo? Hai capito bene, il nostro processo di selezione non finisce con l’individuazione del candidato che l’azienda decide di assumere ma in questo momento inizia l’ultima fase di Selezione Garantita, la ciliegina sulla torta che mette davvero al sicuro la buona riuscita di tutto il percorso di selezione che come ben sai non termina con l’assunzione ma quando il nuovo arrivato si inserisce stabilmente nell’organizzazione.
Questa fase si chiama Assunzione Blindata ed è costituita da un protocollo di accompagnamento del candidato in azienda che ci permette di monitorare i primi sei mesi di attività all’interno dell’azienda. Puoi considerare questo intervento come il timer del forno, noi siamo i garanti della buona riuscita della torta! E soprattutto facciamo in modo che non si bruci!
E se, per qualsiasi motivo nonostante tutti i passaggi del nostro metodo, qualcosa dovesse andare storto nei primi sei mesi di attività della persona che hai assunto noi ti restituiamo la somma che hai speso per la selezione!
Con questa scherzosa metafora spero di essere riuscita a trasferirti cosa significa per noi fare selezione in modo professionale. Allora cosa aspetti a cominciare prenotando il tuo Job Rendering?
Se hai un’esigenza in questo momento e vuoi provare il nostro esclusivo metodo di selezione siamo a tua disposizione!