Molto spesso i clienti con cui mi confronto mi chiedono un parere sull’andamento del mercato del lavoro. C’è una grande esigenza di rimanere connessi con un mondo che mai come oggi cambia velocemente e c’è consapevolezza di dover rimanere aggiornati.
In questo articolo voglio oggi condividere alcune riflessioni su cosa implica confrontarsi con un mercato del lavoro in pieno cambiamento. E lo farò dal punto di vista di chi per lavoro si occupa di ricerca e selezione del personale.
Gli anni che stiamo vivendo sono incredibili sotto molti punti di vista. Sono anni da un lato molto difficili, sicuramente di grande e veloce cambiamento in cui molte delle certezze con cui è cresciuta la mia generazione, la cosiddetta generazione X composta da coloro nati tra la metà degli anni 60 e la metà degli anni 80, si sono frantumate lasciando posto a tanta incertezza, una buona dose di scetticismo sul futuro ma anche a moltissime opportunità. Opportunità che la mia generazione si sognava.
Il veloce cambiamento tecnologico sta portando a grossi cambiamenti nelle abitudini delle persone ed in un certo modo anche ai valori. C’è molta preoccupazione per come sta cambiando, e come ancor di più cambierà, il mondo del lavoro con professioni che stanno scomparendo mentre altre sono nate o si stanno appena affacciando.
Le sfide che i nostri tempi pongono coinvolgono in pari misura sia gli studenti che i lavoratori che le imprese anche se in modo diverso.
Per chi fa il mio lavoro e si occupa di selezione del personale, la sfida quotidiana è quella di misurarsi con un nuovo mercato del lavoro e con le nuove esigenze delle aziende, che hanno bisogno di nuove competenze e a volte di nuove professionalità.
Spesso queste professionalità non si trovano già fatte pronte con il loro bel titolo ma magari sono da costruire e le competenze necessarie si trovano in ruoli differenti. Il quadro rispetto a solo 5 anni fa è davvero cambiato.
A chi fa il mio lavoro si richiede una capacità di approfondimento, anche tecnico, su alcuni nuovi ruoli che non è sempre necessario mettere in campo per ricercare delle figure professionali più consolidate e tradizionali all’interno delle organizzazioni aziendali.
Questo stesso problema lo vivono all’interno delle aziende i responsabili della selezione con i quali spesso mi trovo a cercare di costruire il profilo da ricercare e per i quali spesso mi trovo a fare da consulente essendo ogni giorno sul campo a contatto con aziende diverse e quindi con la possibilità di avere una visione d’insieme su come sta mutando il mercato delle competenze.
In questa fase diventa di fondamentale importanza proprio l’attività di delineare in modo preciso e completo (direi molto tecnico) il profilo da ricercare. Questo non si può fare in modo efficace se non avendo accesso all’organizzazione, senza limitarsi ad interloquire con il proprio referente per le selezioni ma potendo parlare con i tecnici, con i responsabili di funzione con tutti quelli che in azienda possano portare il proprio contributo di conoscenza per definire bene il profilo da ricercare.
Il mio contributo, che vedo essere sempre più importante e rilevante, è quello di poter portare una visione del mercato, aver incontrato nel tempo persone diverse provenienti da tantissime aziende.
Purtroppo è finita l’epoca (se mai è esistita in realtà) in cui con poche informazioni riuscivi ad avviare e concludere una buona selezione per il tuo cliente, l’epoca delle candidature fotocopia, l’epoca in cui tutte le aziende erano organizzate allo stesso modo e quindi presa una persona che ricopriva il ruolo X in un’azienda Y la potevi portare nella tua facendo copia incolla e chiudendo gli occhi e tutto magicamente funzionava.
Ora viviamo in un’epoca in cui cerco qualcosa che non conosco oppure cerco qualcuno che verrà nella tua azienda a costruire qualcosa che tu ancora non sai perfettamente cosa sarà perché la tecnologia si sta sviluppando oggi mentre stiamo attivando la ricerca.
Questo è il motivo per cui io voglio parlare non solo con il referente della selezione che giustamente tira le fila del processo ed è il massimo conoscitore della realtà aziendale nel suo complesso e mi può fornire delle informazioni indispensabili per portare a termine la selezione ma voglio parlare anche con i tecnici che sceglieranno la persona perché devo provare a decifrare quello che vogliono e anche a contribuire a delineare il profilo. Solo così alla fine potremo essere sicuri che ci sia una corrispondenza tra quello che io cerco sul mercato e quello di cui il mio cliente ha necessità.
Questo è il motivo per cui il nostro metodo, Selezione Garantita, prevede che il Job Rendering (l’assessment per la definizione del profilo) venga somministrato sia al responsabile delle risorse umane che al referente tecnico coinvolto nella selezione. E la cosa bella ed interessante è proprio vedere come questa richiesta venga accolta favorevolmente dai nostri interlocotori consapevoli che serva cooperare tra più attori per giungere ad una buona definizione del profilo da ricercare.